5 spunti per realizzare video aziendali creativi

Sei alla ricerca di strumenti per attirare il tuo pubblico?

Oggi il video è diventato uno dei mezzi più efficaci per veicolare un messaggio. Esso ha la capacità di emozionare e comunicare, raccontare grandi storie in poco tempo. Il filmato è sicuramente uno degli strumenti che ha la possibilità di colpire maggiormente un pubblico, anche quando si tratta di prodotti o aziende. Proprio questo è il punto che maggiormente vorrei trattare: “Come faccio a realizzare un filmato commerciale efficace?”

Partiamo dall’analisi della situazione odierna: ogni giorno sei investito da tantissimi contenuti video aziendali, alcuni ti emozionano moltissimo, altri meno; alcuni sono solo spot che ti disturbano e infastidiscono. Sicuramente i primi saranno quelli più memorabili e che attirano la nostra attenzione e curiosità. Molte aziende multinazionali, infatti, hanno cercato sempre di più un’evoluzione dei propri contenuti, rendendoli più umani, più emozionali. Apple, Barilla, Amazon e molti altri brand stanno comunicando sempre più la loro personalità e unicità, ma non solo queste grandi aziende hanno la possibilità di creare questo tipo di contenuti. Anche le aziende medio-piccole possono farlo, certamente non con gli stessi risultati, ma migliori del video promozionale tradizionale.

Vediamo allora alcuni consigli per rendere un contenuto video emozionale!

1. Crea uno Storytelling

Cos’è uno storytelling? È la base del nostro video, la rappresentazione delle scene e momenti.

Solitamente io prendo un foglio di carta bianco e inizio a elencare, assieme al team, i punti salienti del prodotto o azienda che dobbiamo comunicare. Dopodiché iniziamo un brainstorming (parleremo meglio di questo strumento nei prossimi articoli) per capire come rappresentare questi punti. Quando abbiamo pronta una trama per il video inizio a fare una raccolta delle scene di cui sarà composto il filmato. All’interno dello storytelling trovo quindi il racconto e le riprese che si andranno a realizzare. Dare molta importanza e cura alla sua realizzazione darà un grande vantaggio al lavoro in termini di tempo e resa finale, permettendoci di creare dei video emozionali efficaci riducendo le risorse utilizzate!

2. Concentrati sul tuo utente e i suoi bisogni

Molto spesso c’è la tendenza a raccontare più del dovuto la storia dell’azienda e del prodotto. Il video dovrebbe invece entrare in empatia con l’utente, facendogli cogliere il lato umano del brand e i problemi che esso va a risolvere. Non è semplice emozionare, soprattutto in alcuni settori che sono meno indicati, ma comunque la possibilità c’è sempre!

Avere un occhio di riguardo verso lo spettatore ti permette anche di capire come presentare al meglio un prodotto. Essere molto tecnici a volte porta buoni risultati, ma tendenzialmente rischia di annoiare il tuo utente. Quindi, a seconda del target e della brand identity, il linguaggio cambia di molto.

3. Scegli il linguaggio più adatto

Come abbiamo appena anticipato il linguaggio cambia a seconda dell’identità, dell’azienda e del nostro utente tipo.

Forse ti chiederai quali siano i linguaggi possibili? Beh questo è un punto molto complesso, ma proviamo ad elencarne alcuni, quelli più comuni e usati:

Naturale

Un linguaggio che esprime fiducia e sicurezza, caratterizzato da scene di vita comune. Utilizzano questo linguaggio brand come Mulino Bianco, Dove, Coca Cola, Banca Mediolanum e Coop

Fantastico

Un linguaggio che esprime fiducia e sicurezza, caratterizzato da scene di vita comune. Utilizzano questo linguaggio brand come Mulino Bianco, Dove, Coca Cola, Banca Mediolanum e Coop

Simpatico

Sicuramente uno dei linguaggi più difficili da utilizzare. La leva dell’umorismo è molto potente e poco usata dalle aziende di piccole e medie dimensioni. La sensazione è quella di perdere credibilità e professionalità, non dico che il rischio non ci sia, ma in alcuni settori questo tipo di linguaggio potrebbe essere molto redditizio. Le aziende che più spesso lo usano sono Ikea, Diesel, M&M’s e Amazon.

Tecnico

Quando stiamo parlano a un professionista oppure a un appassionato esperto, il linguaggio più specifico ci potrebbe essere d’aiuto. Non è molto empatico, ma sottolinea le potenzialità del prodotto nel modo più oggettivo possibile. Alcuni utenti si emozionano quando qualche prodotto ha delle peculiarità performanti, inoltre, essendo un linguaggio di nicchia, si sentono parte di un élite privilegiata. I marchi che utilizzano questo linguaggio sono: Sector, Amplifon, Approach, 3M, Wilier e Fatture inCloud. Bisogna però ricordare di non utilizzare questo linguaggio da solo, perché alcune volte potrebbe risultare troppo piatto.

4. Più semplice più efficace

Molte volte si tende a realizzare video aziendali molto lunghi e complessi. Questo oltre ad aumentare la difficoltà aumenta la possibilità che l’utente si annoi e non capisca bene il messaggio che vogliamo mandare. La sintesi rende più efficace il filmato, perché ne concentra le potenzialità, limando quei contenuti altrimenti superflui. Quindi di che tempistiche parliamo? Questo dipende dalla tipologia di video e contenuto. Per esempio, se facciamo uno spot promozionale io consiglio di non superare mai i 30 secondi, meglio se si resta sui 15. Pensiamo a YouTube, nella pubblicità per colpire l’utente abbiamo 5 secondi (intendo la pubblicità skippabile prima del video). In questi pochi secondi bisogna incuriosire il nostro utente perché guardi il resto del video.

Diversi sono i video con contenuti informativi, per esempio interviste, spiegazioni di utilizzo del prodotto e recensioni. La tempistica in questi casi è maggiore, ma bisogna stare comunque attenti a non esagerare. Il tempo dipende dai contenuti, dovresti sempre chiederti: “posso spiegare la stessa cosa in meno tempo?”.

5. Attrezzatura

Ecco qui un punto molto dolente. Molti pensano che per fare un buon video servano attrezzature professionali molto costose e dedicate, altri pensano che basti uno smartphone. Secondo me nessuna delle due è un’affermazione corretta. Fare un buon video significa principalmente pensarlo bene e realizzarlo con cura. Certo che il mezzo è molto importante e facilita la vita, permettendoti di realizzare riprese di alta qualità, utilizzare slow motion e avere un risultato finale stabilizzato con alte risoluzioni. Comunque l’attrezzatura non fa tutto, è come dare una cucina attrezzatissima a una persona che sa fare solo la pasta, ovviamente un cuoco farà cose migliori anche solo con una pentola e un fornello.

Questi erano dei piccoli consigli per quanto riguarda il mondo dei video commerciali. Ci sarebbe ancora molto da dire, altri consigli e tecniche che magari spiegherò in altri articoli.

Spero che questo testo ti sia stato utile, se vuoi saperne di più contattami nel form qui sotto, oppure scrivimi una mail!

Torna in alto